INGREDIENTI (per 4 o 5 persone)
500
gr di farina di polenta Bramata gialla a grana media
2
litri di acqua
½
kg di funghi chiodini
4
salsicce
100
gr di pancetta
½
cipolla
1
spicchio d’aglio
1
ciuffetto di prezzemolo
1
bicchiere circa di vino bianco secco
1
bicchiere circa di brodo di dado
Sale,
pepe
Olio
di oliva extravergine
Formaggio
pecorino grattugiato
PREPARAZIONE
Pulite i funghi privandoli delle radici e della parte
inferiore del gambo e passateli in uno strofinaccio di cucina senza lavarli,
lasciate interi quelli più piccoli e tagliate il gambo in 2 o 3 pezzi di quelli
più grandi.
Preparate con la lunetta un trito con la cipolla, l’aglio
sbucciato, il prezzemolo e qualche fungo; versate il composto in una casseruola
dove avrete fatto scaldare una buona razione di olio, aggiungete la pancetta
tagliata a dadini e fatela rosolare dolcemente, quindi unite le salsicce pelate
e sbriciolate e continuate a soffriggere a fuoco basso, spruzzando di tanto in
tanto col vino bianco; quando le salsicce avranno perso il colore vivo della
carne, aggiungete i funghi ed il bicchiere di brodo e proseguite, sempre a
fuoco moderato, finché il brodo non si sarà ritirato.
Per condire bene la polenta il sugo deve risultare
abbastanza oleoso, quindi nel caso non lo fosse, aggiustate aggiungendo altro
olio.
Una volta versata tutta la farina, abbassate la fiamma e continuate
ad usare la frusta finché l’acqua non sarà assorbita completamente e la polenta
sarà diventata una massa abbastanza compatta da bollire senza più schizzi
violenti, ma sobbollirà lentamente emettendo le classiche sbuffate di vapore.
A questo punto versatevi un cucchiaio colmo di formaggio
grattugiato e continuate la cottura a fuoco moderato usando una paletta di
legno per girarla di tanto di tanto.
La cottura richiederà dai 30 ai 40 minuti circa, a
seconda della qualità della farina; se la polenta dovesse stringere troppo da
risultare difficile girarla, aggiungete dell’acqua tiepida, ma poca alla volta
e mescolando velocemente per farla assorbire.
Nota. A prescindere dai tempi
sopra indicati e dalle indicazioni normalmente riportate sulla confezione, ritengo
che la cottura e la consistenza della polenta siano gusti personali, quindi la
cosa migliore da fare è assaggiarla di tanto in tanto, provvedendo, se
necessario, anche ad aggiustare di sale; tenendo presente che il tipo di farina
Bramata gialla a grana media è indicata per preparare una polenta dall’aspetto “rustico”,
molto consistente e un po’ “rugosa” al palato.
Nota. Usare la spianatoia è un
modo caratteristico di gustarla, ma molto familiare, perché si magia tutti nello stesso “piatto”,
la spianatoia appunto, messa al centro della tavola, col rischio di “sconfinare”
nella zona degli altri, che, tra parenti o amici è anche simpatico, ma poco
indicato con ospiti meno confidenziali. Con loro sarebbe opportuno servirla
negli appositi piatti di legno, se non li avete meglio cambiare portata: sono
assolutamente sconsigliati i piatti di ceramica.
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