INGREDIENTI per
4 persone
3
fettine di coscio di castrato
2
fettine di ventricina (classico salame
abruzzese al peperoncino o del salamino piccante)
1 scalogno (o 1 piccola
cipolla)
1
spicchio d’aglio, 1 peperoncino piccolo
1
piccola costa di sedano, 1 pezzetto di carota
1
rametto di rosmarino, 2 chiodi di garofano
1
cucchiaio colmo di conserva di pomodoro
1
bicchiere circa di passata di pomodoro
1
bicchiere scarso di vino rosso corposo (ottimo il Montepulciano d’Abruzzo)
Olio
extravergine di oliva (a
piacere anche un cucchiaio di lardo di maiale macinato)
500
ml di brodo (anche
di dado)
Formaggio
grattugiato pecorino
PREPARAZIONE
Dalle fettine di castrato, private della parte grasse e
dei tenerumi, ricavate dei dadini di polpa di carne, e, a parte, gli ossi.
Con la lunetta preparare un trito con lo scalogno, l’aglio,
un pezzetto di sedano, le foglioline di rosmarino ed il peperoncino; pulite la
carota e steccate il restante pezzetto di sedano con i chiodi garofano.
In una casseruola mettete l’olio (ed eventualmente il
lardo macinato), le fettine di ventricina tagliuzzate, gli ossi del castrato,
il pezzetto di carota ed il sedano.
Appena
inizia a soffriggere abbassate la fiamma ed aggiungete il trito delle verdure
e continuate a soffriggere a fuoco sempre moderato mescolando spesso con un
cucchiaio di legno per non far bruciare il soffritto.
Dopo qualche minuto
aggiungete la polpa di castrato e continuate a cuocere a fuoco moderato finché
il liquido prodotto dalla carne non sia evaporato, a questo punto salate e,
dopo aver alzato la fiamma, versate poco alla volta il vino rosso.
Prima che il
vino sia del tutto evaporato, abbassate nuovamente la fiamma e versate la
conserva di pomodoro, girate velocemente con il cucchiaio per farla sciogliere
nel condimento; quando avrà raggiunto una colorazione rosso scuro aggiungete la
passata di pomodoro ed il brodo, coprite col coperchio ed alzate la fiamma per
far prendere bollore.
Quando inizia a bollire, riabbassatela e, a fuoco basso, lasciate sobbollire col coperchio
leggermente rialzato da una parte, finché il liquido non si sia
ritirato e il ragù sia tornato “in olio” (cioè l’olio galleggi sulla
superficie).
Verso la fine della cottura, assaggiate ed aggiustate di sale, se
necessario.
Prima di condire la pasta togliete dal ragù il sedano, la
carota e gli ossi del castrato.
Pasta consigliata: pennette o pappardelle.
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